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In particolare mi ha impressionato "Un caldo-freddo giorno d'inverno" per i suoi cromatismi a dir poco eccezionali; la soavità e la dolcezza che sprigiona il paesaggio in un abbraccio forte e deciso, messo in primo piano…che allo stesso tempo si fonde nell'abbraccio "naturale" …come alla ricerca spasmodica….del cielo caldo che si staglia sullo sfondo come in "attesa"…una fusione…direi quasi una simbiosi dell'intera scena; una certezza di appartenenza l'uno all'altro…eludendo i confini materiali tra terra e cielo.
"Inebriata di lavanda"….bellissima e dolcissima. La ricerca della visione allo stato puro dello spazio che circonda il pensiero....impressionismo quasi surreale. Mi assale un pensiero : l'opera sembra eseguita ad occhi chiusi…la mano guidata dalla sola certezza di conoscere ciò che si vuole rappresentare…non perché si osserva e quindi si è consapevoli di cosa si presenta a gli occhi…ma il "vivere" il paesaggio….dentro se stessi…perché parte di esso, perché l'anima vive in esso. Altrettanto dicasi di "Un meriggio d'estate" e "Pesco fioritissimo"…dai cromatismi incredibilmente "vivi"…profondità impressionanti.
Tutte le opere sembrano legate da un filo conduttore…come un messaggio "a puntate"; come del resto credo ogni artista tenti di fare. Nessuna opera rimane fine a se stessa. Quindi arte come istantanee di sprazzi di vita che rimangono impressi, oltre che nella mente, nell'intimo più recondito. A noi (gli artisti) non rimane altro che trasformali in dipinti, sculture, fotografie, poesia, etc...
Nondimeno tengo a sottolineare che spesso queste sensazioni possano essere condizionate in senso estremamente negativo…vuoi per seguire certe tendenze…vuoi per "irrompere" a tutti i costi, e farsi notare, tra quella schiera di persone che fanno dell'arte una prerogativa personale….che la usano per scopi effimeri : in altre parole tentano (e a volte, purtroppo, ci riescono) di prostituire l'arte stessa per farne riferimento di espressioni volte a confondere le idee sul concetto di libertà del pensiero artistico.
Ritornando alle tue opere…ritengo che trasmettono un invito contemplativo delle cose che ci circondano; oltre alla serenità che esprimono sia attraverso i colori fusi tra loro come una dolce musica che nelle scene rappresentate. Infine mi piacciono i contrasti inseriti e usati per rimarcare e indurre spunti di riflessione ("Inno al sole" - "Mother's love" - "Irraccontabile Amore" - "Brucia" - "Pezzi di vita" - "Non chiudermi al buio" - etc…).
Che dire più…cordialissimi saluti e buon lavoro.
Michele Lanzaro
(artista poliedrico)